San Marco

 

 

Un vascello fantasma alza la prora

Sul,mare solo contro la tempesta.

Un vessillo scarlatto,nella bora

Chiama la ciurma alla nuova festa.

 

 

Passa la nave di Venezia,e allora

Chi giace negli abbissi alza la testa.

Se l’Italia dei vivi dorma ancora

C’è l’Italia dei morti che la desta.

 

 

Dalle città perdute,da ogni altura

Dell’Istria,dalle chiese e dai bastioni

Della Dalmazia dalle verdi sponde

 

 

dell’isole lontane,chi risponde

è l’Italia:è Venezia coi leoni

di S.Marco scolpiti in pietra dura

 

                     Mario Castellani

 

 

Tratto da”Zara” Gennaio 1966 Anno XIV n°1